L’odierno aggiornamento del più famoso e seguito processo penale di Messina sembra essere inceppato dalla presentazione di nuova documentazione medica. Tra qualche ora ne sapremo di più.
CORSI D’ORO, neanche l’angina di Sauta non ferma il processo
La discussione di Ardita per il noto processo che vede tra gli imputati eccellenti l’on. Francantonio Genovese, ex segretario regionale del Pd recentemente passato a Forza Italia, è cominciata dopo le 16.30, dalle 9 del mattino, ora di inizio dell’udienza, al pomeriggio inoltrato è stato un estenuante confronto tra difensori, pubblici ministeri e la Corte presieduta da Silvana Grasso, che ha respinto qualunque richiesta di rinviare l’udienza, persino quella avanzata dall’ex consigliere comunale Elio Sauta. Il patron dell’Aram, che era stato presente a tutte le udienze dei due processi in corso, aveva presentato un certificato medico che certificava il suo ricovero al Papardo per un angina pectoris. Ma anche questa istanza, come le altre, è stata respinta e Sebastiano Ardita ha iniziato la sua requisitoria ripercorrrendo l’inchiesta dalla sua origine, con gli accertamenti effettuati da GdF e Polizia che hanno fatto emergere una “confusione di ruoli e gestionale” che ha favorito il drenaggio di fondi destinati alla formazione professionale destinandolo ad altri usi. Ardita ha puntato il dito sul sistema dei controlli insufficiente e abilmente eluso dagli imputati.