PATTI, Ancora pensioni ai falsi invalidi: arresti di medici e avvocati
Notevole operazione dei carabinieri in provincia di Messina è stata smascherata un’organizzazione che con un preciso tariffario attestava finte patologie. I principali protagonisti erano un avvocato (Anna Ricciardi) e un medico (Francesco Piscitello), compagni nella vita, nella professione ed anche nell’attività dedita alle truffe, da anni infatti avevano messo su una collaudata organizzazione in grado di fare avere pensioni di invalidità civile, indennità di accompagnamento, status di portatore di handicap a chi non ne aveva diritto. Un falso certificato medico che attestava una patologia cardiologica costava 200 euro, uno per un problema ortopedico 150. Avvocati, medici specialisti e liberi professionisti (ben 27), funzionari dell’Inps, collaboratori di patronati e persino dipendenti del tribunale di Patti (Messina) avrebbero causato un danno patrimoniale all’Inps per un milione di euro spartendosi ingenti somme come percentuale delle indennità non dovute che riuscivano a far ottenere ai loro “clienti” di tutto il comprensorio dei Nebrodi gravitante tra Patti e Sant’Agata di Militello. La truffa è stata scoperta dai carabinieri del comando provinciale di Messina che su ordine del gip Eugenio Aliquò, hanno notificato 33 misure cautelari e 69 avvisi di garanzia ai componenti dell’associazione accusati a vario titolo di corruzione in atti giudiziari, truffa ai danni dello Stato, falsa perizia e falso in atto pubblico. In carcere sono finiti quelli che gli inquirenti ritengono i grandi burattinai del business, l’avvocatessa Anna Ricciardi, di Brolo, già vicepresidente del Consiglio comunale del paese, e il suo compagno, il medico Francesco Piscitello. Nel loro studio medico-legale avrebbero ricevuto decine di clienti particolari dai quali riuscivano a farsi consegnare dal 50% fino al totale degli arretrati delle indennità che, grazie ai loro complici annidati nelle posizioni giuste, riuscivano a far ottenere ai loro “assistiti”. Arresti domiciliari anche per l’avvocatessa di Sant’Agata di Militello Teresa Notaro, per i gestori di uno studio di consulenza fiscale Vincenzo Princiotta e Ilenia De Luca e per Maria Di Gaetano e Rosaria Lo Presti, che gestiva un patronato. Dieci i provvedimenti di obbligo di dimora che hanno colpito Antonino Pino, collaboratore di studio della Ricciardi, altri titolari di patronati come Genoveffa Scaffidi Chiarello, Giusi Mincica e Genoveffa Cadili, altri due procacciatori di clienti di Messina, Daniela Calabrese e Francesco Di Giorno. E ancora Giuseppe Armeli, Sebastiano Conti Nibali, Stefano Marra e Nuccio Mangano.
PATTI. Nuovi sviluppi dell’inchiesta sulla maxi truffa all’INPS inerente le invalidità civili. “Il diritto del lavoro pattese”.
Dopo anni di accurate indagini da parte della Procura della Repubblica di Patti sotto la guida del Procuratore Capo dott.ssa Rosa Raffa si è giunti alla conclusione di una inquietante vicenda. L’inchiesta prende il via dalla trasmissione di atti giudiziari da parte dell’avvocato Amato Lucia Maria Catena, magistrato onorario in funzione di Giudice del Lavoro, precedentemente ricoperto dal dott. Pietro Siciliano, presso la sezione “Lavoro e Previdenza del Tribunale di Patti che proprio nell’assumere tale incarico veniva a contatto con una serie di fascicoli da definire avente ad oggetto prestazioni economiche a carico dello Stato inerenti il settore delle invalidità civili.
La consulenza scientifica al giudice Amato è stata fornita dal Prof. Federico Fischetti già primario psichiatra dell’Asp di Messina. Le Consulenze tecniche sono state espletate dal CTU Dott. Pietro Cuzzola iscritto all’Albo CTU presso il Tribunale di Messina, che risulta essere persona informata sui fatti.
ll giudice Amato Lucia Maria Catena tutelerà il decoro e l’onore delle proprie funzioni giudiziarie presso gli Organi competenti sospendendo nel contempo le nomine del dott. Pietro Cuzzola in quanto lo stesso unitamente alla propria moglie Letteria Spadaro perché risultano persone informate sui fatti nella suddetta azione di tutela.