cronaca

Sirna: “Per il Margherita abbiamo scelto il comodato d’uso gratuito”

Siamo alla firma del testo sul comodato d’uso gratuito tra Asp 5 e Regione siciliana affinchè quello che era uno dei pCARLO VERMIGLIOGAETANO SIRNAiù importanti ospedali di Messina e della Sicilia, con i suoi beni annessi, possa diventare il sito in cui sorgerà la “Cittadella della Cultura”. Carlo Vermiglio, assessore regionale ai beni culturali, nel dire quali saranno i passaggi successivi di questa operazione, atteso che sono stati preventivati 40 milioni di euro per mettere in funzione il progetto, si dice fiducioso sulla capacità di reperimento dei fondi. Esprime un senso critico rispetto a quanto sta avenendo Pippo Pracanica, lo storico portavoce di CittadinanzAttiva Messina, che scrive:”CittadinanzAttiva Sicilia ogni giorno di più si convince che, in Sicilia, lo stato di diritto sia un illustre sconosciuto. Oggi siamo in presenza di una legge regionale che ha disposto il trasferimento dell’Ospedale Margherita, bene assolutamente indisponibile, ai BB.CC.AA, con l’avallo del Ministero degli Affari Regionali. Tuttavia, il trasferimento della Sopraintendenza col risultato pratico che si otterrà di non pagare più l’esoso canone di locazione, può far correre il rischio che nel tempo si perda per l’intero perimetro il vincolo di destinazione d’uso. Molto probabilmente, come purtroppo capita spesso a Messina, della Cittadella della Cultura non se ne farà niente perché sono necessari, come molto onestamente ammesso dall’Assessore regionale ai Beni Culturali, 40 milioni di euro (ottanta miliardi delle vecchie lire). Per questo  CittadinanzAttiva lancia un allarne e vigilerà affinchè, al di là della eventuale temporanea utilizzazione dei luoghi per finalità pubbliche legate alla cultura, la natura di beni dell’intero complesso appartenenti all’indisponibile patrimonio della Sanità non venga in alcun modo compromessa”. Esprime invece ampia soddisfazione il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone. Il 30 aprile 2011 l’Ars aveva approvato un ordine del giorno per la riconversione in cittadella della cultura, così come proposto a suo tempo dall’onorevole Giovanni Ardizzone. Però prima ancora di procedere ad esaminare quanto sta avvanendo oggi, occorre fare una breve storia di quanto è avvenuto sul campo in questi ultimi 18 anni. L’ospedale Regina Margherita cessò la propria attività nel 1999 e, da quel momento divenne progressivamente preda del degrado. L’ipotesi di riaprirlo come ospedale non apparve, dopo diversi tentativi, praticabile. Si pensò dopo qualche tempo di riconvertirlo in struttura per la riabilitazione, con un progetto da 182 posti che doveva renderlo punto di riferimento per il sud Italia e già nel 2003 l’Asp 5 aveva emanato un avviso di evidenza pubblica, per un importo di 47 milioni. Si era anche giunti alla scelta della proposta della società  Tecnis. Poi, intorno al 2006 per un contenzioso con la Regione, non se ne fece più niente e, aggravandosi lo stato di degrado del plesso,  di tanto in tanto si sono affacciate diverse  ipotesi circa la possibilità concreta di utilizzo di questo notevole patrimonio immobiliare. In quel periodo si parlò di vendita, ma anche di possibile destinazione alle forze dell’ordine nonché, più recentemente, di utilizzarlo come sede del secondo Tribunale. Problema tutt’ora irrisolto. Cautamente soddisfatto anche Gaetano Sirna, il Direttore Generale dell’Asp 5, che cosi commenta: “Sono contento per due motivi. Primo perché finora per noi il Margherita ha rappresentato solo un costo, poi anche perché è giusto che una struttura così importante sia fruita dalla cittadinanza. L’unico problema era quello di non alterare il nostro stato patrimoniale, per questoCARLO VERMIGLIO

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