economia

Giuseppe Sanò teme le colate di cemento

Giuseppe Sanò teme le colate di cemento nascoste dall’assessore De Cola

Come al solito, più il tema è complesso e più ci s’impegna per complicarlo ulteriormente. In una società che è stata opportunamente allenata a scovare il marcio ovunque, sembra assurdo che un tema come la Variante di Salvaguardia, che necessità della più totale trasparenza, venga reso criptico e difficilmente comprensibile alla maggioranza della popolazione. Considerato che dei duecentocinquantamila abitanti della Città di Messina non tutti hanno scelto di intraprendere percorsi formativi di natura tecnica (non siamo tutti ingegneri e architetti), mi sarei aspettato maggiore chiarezza ed apertura. Personalmente, ritengo indispensabile un regolamento edilizio che salvaguardi quel che rimane del verde cittadino. Per chi mi conosce, non sono un mistero le mie opinioni in merito alla cementificazione selvaggia. Infatti, ero solo uno studentello delle scuole medie quando venne pubblicato sulla Gazzetta del Sud un articolo, in cui manifestavo tutto il mio disprezzo per i conquistatori delle colline sovrastanti i laghi. In un arco temporale di quasi quarant’anni ho visto trasformare l’orografia delle nostre lussureggianti colline tante di quelle volte da non ricordare più come fossero in origine. L’edilizia cittadina si è, evidentemente, focalizzata sui bisogni economici immediati, trascurando i problemi che avrebbe lasciato in eredità ai loro nipoti. Se quando piove, le strade di Ganzirri diventano impraticabili, lo dobbiamo principalmente alle meravigliose ville che dominano il lago e lo stretto. Il prezzo per una vista mozzafiato l’abbiamo già iniziato a pagare e se in più di quarant’anni non si è saputo guardare oltre, forse è giunto il momento di iniziare a farlo. Che la città di Messina non possa più sostenere un’ulteriore aggressione cementizia non è in discussione, semmai potrebbe esserlo la variante che dovrebbe difendere le ultime zolle di terra libere da cemento. L’auspicio è quello di vedere tutti gli enti interessati al piano regolatore cittadino collaborare congiuntamente per la protezione del nostro territorio, comunicando in modo semplice ed inequivocabile i contenuti degli atti che vengono proposti così da tranquillizzare tutti, compresi gli amanti della dietrologia. Con immutata speranza, Giuseppe Sanò consigliere della VI Municipalità

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