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Dibattito sul libro “La Cattura” del procuratore De Lucia

MILAZZO Dibattito al “Trifiletti” sul libro “La Cattura” del procuratore De Lucia e del giornalista Palazzolo
Si è svolta al “Trifiletti” nell’ambito della rassegna “Libri in teatro” promossa dalla Pro loco di
Milazzo in collaborazione con la libreria Mondadori, la presentazione del libro “La cattura” scritto a
quattro mani dal procuratore capo di Palermo Maurizio de Lucia con il giornalista di Repubblica
Salvo Palazzolo.
Accanto agli autori erano presenti anche i procuratori di Barcellona, Giuseppe Verzera e di Palmi,
Emanuele Crescenti. Tra il numeroso pubblico presente tutti i vertici delle forze dell’ordine
cittadine, il sindaco Pippo Midili, assessori e consiglieri comunali ed esponenti del mondo
dell’associazionismo cittadino.
Dopo i saluti del presidente della Pro Loco Milazzo Pasquale Saltalamacchia il giornalista della
Gazzetta del Sud Nuccio Anselmo ha dialogato a lungo con gli autori e con gli ospiti sui contenuti
del volume, che ripercorre i momenti salienti e decisivi delle indagini che hanno portato alla cattura
del boss mafioso Matteo Messina Denaro, latitante per trent’anni, ma anche sul fenomeno mafioso
in Sicilia.
L’idea del libro, nata proprio la mattina del 16 gennaio 2023, è stata raccontata dal giornalista
Palazzolo che ne ha esposto, anche, la struttura ed il contesto di stesura.
Il procuratore de Lucia ha, invece, descritto le fasi operative che hanno condotto alla cattura di
Matteo Messina Denaro, evidenziando la sinergia fra la Magistratura e le Forze dell’Ordine e
l’impegno profuso in quella importante mattina di gennaio che ha posto fine ad una latitanza di 30
anni ed è una ferita che lacerava l’intera società civile italiana.
Il procuratore di Palmi Emanuele Crescenti ha sottolineato che la lotta alla mafia “non deve essere
delegata solo alle forze dell’ordine o ai procuratori, ma deve essere supportata da una coscienza
civile, dalla consapevolezza che solo la stabile affermazione della cultura della legalità e lo sviluppo
di durature prospettive di progresso economico e sociale”.
Parole condivise anche dal prociratore di Barcellona Pozzo di Gotto Giuseppe Verzera, il quale ha
evidenziato che il libro gli ha ricordato il suo periodo in cui ha operato a Reggio Calabria lottando
contro la ‘ndrangheta, sottolineando che la lotta alla mafia deve essere continua che “è
fondamentale parlare di questi argomenti in questo momento storico in cui percepisco una società
civile che a tratti si distrae”.
Le conclusioni le ha tracciate Nuccio Anselmo, che nell’evidenziare come anche il territorio
messinese sia stato fortemente condizionato dalla presenza mafiosa, molto sottovalutata dallo Stato
(“negli anni ’80 Cosa nostra ha per esempio realizzato una grande raffineria di eroina tra Barcellona
e Terme Vigliatore”), con saldi collegamenti delle cosche barcellonesi e tortoriciane con le famiglie
palermitane e catanesi, ha ribadito che “la mafia oggi è molto diversa rispetto al passato, meno
sanguinaria, ma capace di dialogare con soggetti esterni.
L’ufficio Stampa

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