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Ma dove vai nonnetto in bicicletta, Sciacca: non è sicuro

Non se ne parla abbastanza, ma c’è il caos sul corso Cavour dopo l’istituzione della pista ciclabile e del cordolo che delimita la preferenziale dei bus. Ma la prova più difficile deve ancora arrivare, deve ancora arrivare, sarà nei prossimi giorni. Dal mondo della politica, dai sindacati, dalle stesse categorie direttamente interessate, il malcontento per cordoli e parcheggi si traduce spesso in mormorii e sfoghi su facebook. Chi interviene in maniera efficace è l’ex direttore del Genio civile Ing. Gaetano Sciacca che, senza mezzi termini, dice: “La Ciclabile di Corso Cavuor non è sicura. Da tecnico quel progetto lo boccerei”. Non è sicura per diversi motivi, perchè dovrebbe essere consentita a sennso unico, ma è percorsa a doppio senso, non garantisce sicurezza ai passeggeri degli autobus, il restringimento della carreggiata tradisce il principio per cui Messina, città soggetta a criticità sismiche, deve avere strade larghe almeno 10 metri per essere vie di fuga e di scorrimento delle acque. Questo vale anche per altre importanti arterie, Viale Europa e Viale San Martino, dove è il Comune stesso a creare opere che intralciano la sicurezza ed il deflusso delle acque. Tornando al Corso Cavour, via su cui insistono importanti istituti scolastici, si teme che il drastico restringimento della carreggiata possa creare seri problemi in coincidenza con l’inizio dell’anno scolastico. Inoltre, tutte le ricerche condotte sulla Città di Messina rilevano un invecchiamento della popolazione e, onestamente, voler “costringere” gli ultra settantenni messinesi a diventare dei ciclisti sol perchè è stato facile trovare finanziamenti per fare qualche pista ciclabile, sembra una operazione degna di un regime completamente disancorato dagli interessi reali della gente.

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