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Pd: per una integrazione tra Milano e le aree omogenee

PD MILANO Per un’autentica integrazione tra Milano e le aree omogenee.

Durante la direzione del Partito Democratico di Milano Metropolitana, tenutasi il 5 giugno 2023, è emerso chiaramente che nonostante la trasformazione — sul piano giuridico — di Milano in “Città metropolitana” nel 2014, l’integrazione istituzionale non si è mai concretizzata.

È stato riconosciuto che la formula adottata non ha mai trovato piena attuazione nelle riforme successive.

Attualmente la Città metropolitana si regge su un’architettura istituzionale che, mortificando il cittadino-elettore a causa della presidenza automatica del Sindaco del capoluogo e la designazione degli organismi tramite il voto dei consiglieri comunali e dei sindaci, non riesce a soddisfare le esigenze e crea concorrenza e contrapposizioni tra enti, organizzazioni e partiti. Contraddizione che vorremmo contribuire a superare a partire da adeguamenti legislativi perché si realizzi una effettiva convergenza.

Siamo iscritti ed iscritte del Partito Democratico che percepiscono, e in alcuni casi vivono, le difficoltà attuali e riteniamo importante affrontarle seriamente. Vogliamo promuovere un dialogo costruttivo e aperto a più livelli per raggiungere una soluzione che favorisca un’autentica integrazione tra Milano e i gli altri Comuni del territorio metropolitano, nell’interesse di tutti i cittadini delle due realtà.

Ora più che mai è necessario trovare una soluzione per quanto riguarda le città metropolitane.  È necessaria un’effettiva integrazione tra capoluogo e gli altri Comuni metropolitani. Ci sono Comuni che non possono più aspettare che sia il capoluogo a risolvere i loro problemi o che non siano risolti affatto.

È necessario evitare che problematiche che nascono su Milano diventino a carico dei comuni metropolitani o che rigidità locali non permettano uno sviluppo di quadro e di sistema: solo attraverso un rapporto complementare tra Milano e l’area metropolitana si potrà dare una risposta concreta alle sfide attuali, dalla questione ambientale all’ evidente doppio standard di trasporti e mobilità, alla bolla immobiliare che mette in difficoltà le famiglie e gli studenti universitari alla gestione delle acque.

Come iscritti e iscritte del Partito Democratico di Milano Metropolitana, riteniamo che bisogna agire il prima possibile per due chiari motivi:

*   l’attuale situazione della Città Metropolitana di Milano è allarmante; l’urbanizzazione e lo sviluppo si sono estesi in maniera indistinta dalla Brianza al Varesotto, dal Rhodense all’Abbiatense, senza attuare una ridefinizione chiara delle competenze e dei confini;

*   la riforma proposta dalle Destre di governo per le province è l’ennesimo passo indietro di questa maggioranza. Invece di avanzare verso nuove strade, propone l’assetto 1994-2014. Con

l’ aggravante che non vengono chiarite le competenze e se ci saranno risorse economiche. Un vecchio modello che limita progetti, servizi e sviluppo dei territori.

Crediamo che per cercare una possibile soluzione si debba ripartire dalla sentenza n. 240/2021 della Corte costituzionale e nelle sue parole: “le questioni sollevate dalla Corte d’appello di Catania sono state dichiarate inammissibili perché richiedevano un intervento di sistema, di competenza del Legislatore. La Corte costituzionale ha tuttavia evidenziato come la normativa attualmente vigente ‘non sia in sintonia con le coordinate ricavabili dal testo costituzionale’ circa l’uguaglianza del voto dei cittadini e la responsabilità politica del vertice della Città metropolitana. La necessità di un riassetto normativo del settore ha reso ‘del tutto ingiustificato’ il trattamento attualmente riservato agli elettori residenti nella Città metropolitana.” – Roma, 7 dicembre 2021 Questa necessità, di ascoltare la Corte costituzionale, è stata espressa e richiesta anche da Assolombarda, CGIL di Milano e del Ticino-Olona, CISL Milano Metropoli e UIL Milano.

Città come Milano, Napoli e Roma dimostrano l’evidente e urgente necessità di una LEGGE NAZIONALE SPECIALE simile a quanto già accaduto con “Roma Capitale”, che tenga conto delle complessità e specificità di queste realtà e porti al pieno completamento la legge Delrio, impedendo così il disegno proposto dalle Destre di governo.

Nel nostro territorio, dovremmo puntare a una maggiore attenzione di Milano verso le istanze degli altri Comuni metropolitani e – anche attraverso innovazioni legislative e strutturali – che si attivino convergenze che risulterebbero utili ad entrambi.

Tuttavia, data l’impossibilità dovuta alla mancata attuazione della legge Delrio, riteniamo che sia necessario tenere presente l’importanza di una riforma chiara, basata sulla distinzione dei ruoli tra il sindaco della città metropolitana e il sindaco del capoluogo, oltre che sulla valorizzazione dei territori al di fuori delle grandi città: servono maggiori risorse, specificità di funzioni e maggiore personale di cui oggi le città metropolitane sono carenti.

Non solo chiediamo una riflessione sul tema e l’avvio di un dibattito sia interno che esterno, ma anche che il Pd Lombardo e il Pd Milanese mobilitino l’intero partito: ci appelliamo, quindi, alle segreterie metropolitane e regionali presenti e future affinché tutte le direzioni e le assemblee, tutte le figure istituzionali, la Delegata agli Affari Istituzionali di Città Metropolitana Sara Bettinelli, tutti gli iscritti e le iscritte, facciano proprie queste nostre rilevanti istanze.

Con l’intento che questo documento sia trasmesso il prima possibile anche alla segretaria nazionale Elly Schlein e alla segreteria vogliamo ricordare che è fondamentale avere il coraggio di tutelare e garantire i bisogni di tutti i cittadini attraverso una distribuzione equa delle risorse e delle opportunità, nonché una maggiore collaborazione in tutti i teritori interessati, partendo dal potenziamento dei servizi e delle infrastrutture.

È possibile aderire al presente appello inviando una mail all’ indirizzo dovefiniscelacitta@gmail.com.

Gruppo promotore:

Giordano Ghioni

Irene Milazzo

Giulio Giuffrida

Valentina Bianchessi

Marco Sette

Roberta Osculati

Jacopo Centofanti

Sara Scebba

Simone Suzzani

Giuseppina Rosco

Valerio Pedroni

Giuliana Narraccio

Marco Chiappa

Marco Tarantola

Efrem Maestri

Fabio Pizzul

Carlo Vitti

Marco Tremolada

Giuseppe Bonelli

Ernesto Gatti

Francesco Prina

Paolo Danuvola

Linda Bernardi

Luca Civardi

Paolo Cova

Marco Pilotti

Federico Cattaneo

Giacomo Perego

Eugenio Redaelli

Roberta Perego

Emmanuele Napoli

Cesare Tremolada

Valerio Moccia

Vito Maino

Gianluca Pirovano

Yuri Manderloni

Benedetta Sciascia

Giuliano Konda

Sergio Colombo

Mario Trezzi

Andrea Checchi

Pasquale Cafagna

Andrea Motta

Gianluigi Pizzi

Massimo Romagnoli

Luca Cusimano

Filippo Burattin

Andrea Cesaratto

Giulia Ceraolo

Alberto Fedeli

Andrea Maffezzoli

Stefano Indovino

Francesco Fontana

Francesco Fanari

Antonio Prinza

Marina Olivieri

Songini Silvio

Aderenti

Daniela Gasparini

Eugenio Comincini

Rita Pavan

Gaia Molho

Lorenzo Gaiani

Federico Baio

Alberto Mattioli

Alessandro Senaldi

Paolo Montafia

Giorgia Musso

Diego Canaletti

Paola Pessina

Franca Recanati

Stefania Aulicino

Patrizia Manni

Franco Brambilla

Chiara Sequi

Marino Meazzi

Francesca Maria Mammoliti

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