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Eni: via libera in Venezuela, gas per l’Italia e l’Europa

Eni: via libera in Venezuela (MF)

Oggi – MF-DJ

ROMA (MF-NW)–Da Paese altamente problematico ad alleato nella diversificazione delle forniture di gas per l”Italia e l”Europa, che devono sostituire gli approvvigionamenti dalla Russia. la parabola del Venezuela, che ora si prepara a dare via libera a Eni e a Repsol perche” possano esportare gas, compreso il gnl, il gas naturale liquefatto. Attesa per giugno (le trattative sono in corso), scrive MF-Milano Finanza, la novita” seguirebbe di poche settimane l”ottenimento delle licenze di export dei cosiddetti liquidi associati, estratti dai giacimenti di greggio e gas, prevista nei contratti ma rilasciata dopo 7 anni. Il semaforo verde atteso per l”esportazione di gas, pero”, e” un”evoluzione ancora piu” importante dei rapporti con Caracas. A confermare che la concessione delle licenze e” sulla buona strada e” stato Pedro Rafael Tellechea, ministro dell”Industria petrolifera e presidente di Pdvsa, la compagnia petrolifera statale venezuelana. La firma sara” quella del presidente, Nicolas Maduro. “Eni e Repsol sono interessate a crescere nell”area del gas in Venezuela incrementando la produzione. Inoltre, hanno aspettato per 7 anni il permesso di esportare i liquidi associati”, ha detto il ministro, aggiungendo che la data di inizio delle esportazioni dipendera” dalla velocita” dell”investimento impegnato. Centrale e” la joint venture Cardon IV, partecipata pariteticamente da Eni e Repsol, che gestisce la produzione di gas naturale al largo del Venezuela nel giacimento giant di Perla. Sia Eni che Repsol hanno gia” un permesso rilasciato dall”Ofac, l”Ufficio di controllo dei beni stranieri del Dipartimento del tesoro americano, che le autorizza ad esportare prodotti in Europa come meccanismo per riscuotere in natura i crediti vantati con Pdvsa. Come si legge nella relazione finanziaria annuale di Eni, al 31 dicembre 2022 sono in essere crediti per 566 milioni di euro, che corrispondono al valore recuperabile delle fatture gas scadute nei confronti di Pdvsa per le forniture di Cardon IV. Nel corso del 2022, a fronte del benestare delle autorita” degli Stati Uniti nell”ambito del quadro sanzionatorio imposto al Venezuela, il Cane a sei zampe ha effettuato alcune operazioni di compensazione del credito proprio mediante ritiri di petrolio di proprieta” di Pdvsa. I ritiri per circa per 3,1 milioni di barili, scrive Eni, “hanno consentito di limitare l”incremento dello scaduto”. Il Venezuela spinge per aumentare la produzione di petrolio nazionale a 1,17 milioni di barili al giorno entro la fine dell”anno. Gli ultimi dati risalgono ad aprile quando la produzione di greggio ha superato gli 800mila barili al giorno per la prima volta da dicembre 2021. Secondo le stime di Tellechea, nella seconda meta” dell”anno i volumi saliranno di altri 390mila barili giornalieri. Allo stesso tempo, Pdvsa prevede di aumentare la produzione di gas di 645 milioni di piedi cubi al giorno portandola a 2,27 miliardi, circa 63 milioni di metri cubi. red fine – by Fineco

MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)

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