Territorio e Partecipazione: inutile parcheggio interscambio di S. Licandro Alto
COMUNICATO STAMPA DELL’ASSOCIAZIONE TERRITORIO E PARTECIPAZIONE N. 3/V/2023
COORDINAMENTO QUINTO QUARTIERE
Il dibattito apertosi sul proliferare dei cantieri cittadini e le recenti dichiarazioni dell’assessore Salvatore Mondello stanno facendo emergere un quadro di fondo che va al di là dei tempi e delle modalità di apertura, gestione e chiusura dei cantieri stessi (che appaiono modellati più alle esigenze delle imprese che della collettività) e finisce con il lasciare irrisolte, almeno per il momento, problematiche come quella dei parcheggi sulla litoranea Nord o dell’assurdo e
Nel recente passato l’Amministrazione ha dimostrato un iper-attivismo nella presentazione
di progetti, sfruttando la congiuntura favorevole che metteva a disposizione ingenti risorse,
prescindendo dalla qualità delle idee progettuali. Il punto chiave che sta venendo a galla, però, è
che gli stessi progetti nel loro insieme non sembrano rispondere a una visione di città, quanto
piuttosto all’idea prioritaria di intercettare i fondi disponibili. Né, ovviamente, servono a risolvere
le emergenze, che diventano tali proprio perché, in mancanza di una politica capace di guardare in
prospettiva, non si interviene a tempo debito su criticità già a note o facilmente prevedibili. Nel
momento in cui i cantieri vengono aperti, emergono così i dubbi sulla loro effettiva utilità, non in
valore assoluto, ma in relazione a una complessiva idea di sviluppo. Ci sorge il dubbio che si agisca,
in buona sostanza, secondo la criticatissima affermazione keynesiana che anche i lavori
improduttivi (ad esempio scavare buche, per poi riempirle nuovamente) generano comunque
ricchezza, visto che creano lavoro e reddito.
In questo caso, tuttavia, non si tratta di buche che vengono riempite, bensì di strutture
destinate a restare nel futuro di Messina. Basti pensare allo stadio “Franco Scoglio”, anch’esso
nato per intercettare immediatamente fondi, nella convinzione che il progetto sarebbe stato poi
migliorato: dopo decenni, è ancora lì, con tutte le sue carenze, a partire dalla mancata copertura
(caso praticamente unico in Italia). Non solo, i costi di gestione sono enormi e, ovviamente,
ricadono su tutta la collettività.
Non si può avallare una simile operazione e, soprattutto, è assurdo che tutti questi progetti
siano stati elaborati senza tenere conto di una concertazione con i territori; senza consultare le
Circoscrizioni e, attraverso esse, i cittadini. Diamo lavoro, ma allo stesso tempo garantiamo
sviluppo, perché altrimenti pagheremo con gli interessi nel lungo periodo gli attuali benefici
occupazionali legati all’apertura dei cantieri. Noi riteniamo che ci sia ancora il tempo per
rimodulare diversi interventi, per cui si apra immediatamente quel confronto con i territori che
finora non c’è stato e non si attenda – è il caso della pista ciclabile di S. Agata – di creare
l’emergenza (ma forse l’obiettivo è proprio questo…), per poi cercare di mettere pezze.
Il V Quartiere, poi, continua a chiedere un intervento per ripristinare le aree di parcheggio
interdette tra Paradiso e Contemplazione. Apprendiamo dalla stampa che il Comune sarebbe
pronto a intervenire, finanziando interventi di somma urgenza: ben venga anche questa soluzione,
anche se è una beffa pensare che altrove, per esempio nella III Municipalità, sono stati spesi soldi
per rifare parcheggi che… già c’erano. Così come sarebbe una beffa se, a causa del mancato
confronto con chi i luoghi e le relative problematiche le vive quotidianamente, in corso d’opera si
scoprissero errori di valutazione da parte di progettisti e amministratori.
Al di là dell’emergenza, inoltre, se realmente l’Amministrazione punta a una nuova
viabilità, sarebbe stato bene investire in aree nelle quali l’interscambio con il trasporto pubblico
può avere effettivamente una grande valenza (pensiamo al capolinea Nord del tram, agli
imbarcaderi privati, ecc.) o nelle quali, come sulla litoranea, le attuali strutture – anche nel caso in
cui, come ci auguriamo, saranno ripristinate quelle tra Paradiso e Contemplazione – sono
assolutamente sottodimensionate rispetto alle reali esigenze. Di questo vorremmo si parlasse, ma
non a giochi fatti, bensì nella fase di progettazione.
Umberto De Luca
Coordinamento V Quartiere dell’associazione
- nella foto Franco De Domenico, leader del Movimento