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Catania, Abramo rinuncia, Trapani i grillini con De Luca

Elezioni con sorprese: Catania, Abramo rinuncia alla corsa, Trapani i grillini con De Luca di Giovanni Frazzica

Mancano ancora una quarantina di giorni al termine per la presentazione delle liste e già lo scenario è della maionese impazzita. A Catania, ad esempio, appare inspiegabile la rinuncia alla candidatura a sindaco di Emiliano Abramo. Con una nota lui parla di “motivazioni personali e familiari”. “Ringrazio il fronte progressista – scrive Abramo – per avermi indicato come candidato. Catania sta vivendo un periodo di rinnovamento e vede una generazione di giovani appassionati nel portare avanti le loro battaglie come, ad esempio, quella ambientale. Ricco è il mondo di associazionismo e volontariato che vive molto anche nelle periferie. E sottolineo il richiamo alla questione morale che monsignor Renna svolge guardando alla formazione dei giovani. In questo quadro positivo la politica è chiamata a un salto di qualità. Sono cresciuto dentro questo modo di praticare l’impegno sociale. Il lavoro svolto dalla coalizione e dai tavoli mi sembra andare in questa direzione, anche se ancora qualche altro passo va compiuto. Pur onorato dalla proposta ricevuta, mi duole comunicare la rinuncia alla candidatura, spinto da motivi personali e familiari. (formula classica con cui si dice tutto e non si dice niente ndr) Assicuro comunque la volontà di dare il mio contributo continuando l’impegno nella Comunità di S. Egidio. Esprimo sincera gratitudine anche alle forze civiche e ai sindacati che hanno animato i tavoli tematici e alle persone che mi hanno raggiunto con messaggi di stima e di affetto. Continuando a sostenere il lavoro di queste forze della coalizione, auspico un clima sereno dove al centro ritorni il bene della collettività e l’ascolto che le tante esperienze virtuose, come un appello accorato, consapevoli che ci giochiamo il presente in una città alla quale in tanti hanno provato a rubare il futuro”. A Catania dunque il fronte progressista, visibilmente sconvolto dalla per certi versi inspiegabile e non spiegata decisione di Abramo, tornerà a riunirsi a breve per la scelta del candidato, a Trapani invece M5S e Pd sosterranno candidati diversi. I grillini  hanno infatti stretto un accordo con Cateno De Luca, sempre disponibile a pescare nel torbido,  per appoggiare l’ex dem Francesco Brillante, nome che dovrebbe essere ufficializzato a breve. La logica che presiede a queste soluzioni sarebbe che quello che conta sono i voti, ma se è una formula in qualche modo comprensibile nei paesini, diventa indigeribile in una Città Capoluogo di provincia e la responsabilità non è solo di De Luca, perché gli accordi si fanno in due. Seppur senza simbolo e con una lista civica, il Pd invece appoggerà l’uscente Giacomo Tranchida, sostenuto anche dalla Lega, che fa riferimento a Mimmo Turano. Gli altri due candidati sono Maurizio Miceli di FdI e Anna Garuccio, espressione di un’area moderata di centrodestra. Un’altra marmellata trapanese.

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