BARCELLONA Il porto delle nebbie di Cosimo Recupero
Una questione apparentemente marginale come quella dell’aumento delle indennità a sindaco, assessori e consiglieri ha puntato una luce sull’amministrazione comunale mettendo in evidenza ciò che la città sapeva ma su cui fino a ieri, tuttalpiù, si premetteva un “si dice che…”.
Il sindaco Calabrò è in profonda difficoltà ed a questo punto è difficile nasconderlo.
La sua maggioranza è in pezzi. Nonostante la sua matrice forzista (Calabrò fu fortemente voluto ed imposto da Tommaso Calderone) adesso gli restano solo alcuni brandelli di consiglio comunale, in quota a Fratelli d’Italia.
E proprio al partito della Meloni sembra sia approdato un altro calderoniano di ferro, almeno fino a ieri, come il Presidente del Consiglio Comunale Angelo Paride Pino che avrebbe seguito le orme della nipote Angelina, già comodamente alloggiata da qualche mese nella casa politica della deputata regionale Elvira Amata.
Forza Italia è nel caos più totale. L’approdo a Roma di Tommaso Calderone sembra quasi una resa, una onesta presa d’atto della totale inefficacia di una linea politica che, nelle intenzioni dello stesso Calderone, avrebbe dovuto “rivoltare la città” (testuale) ma che si è rivelata un totale fallimento. Potremmo dire che, a metà mandato dell’amministrazione Calabrò, Barcellona Pozzo di Gotto più che rivoltata appare rivoltante.
Dopo le dimissioni del vicensindaco e di due assessori il sindaco, senza consultare nessuno, come rilevato ieri sera in consiglio comunale da Lidia Pirri, ha azzerato la giunta municipale avviandosi, così, verso una difficile azione di ricomposizione del quadro politico-amministrativo che non sarà certo facile.
Chi saranno i prossimi assessori? Quale maggioranza consiliare si accollerà l’onere di sostenere un’amministrazione fallimentare che fino ad oggi non ha fatto assolutamente nulla di incisivo per questa città? Insomma, un vero porto delle nebbie che non permette alcuna navigazione né a Calabrò né ad altri, ma soprattutto che condanna alla decadenza la seconda città della provincia dopo Messina.