“Conosciamo i MIRACOLATI dell’ex e attuale amministrazione.” di Angela Rizzo
In politica, si sa ed è consuetudine, chi detiene la responsabilità del governare e dell’amministrare si attornia di persone di propria fiducia. Ma mi domando quale è l’interesse che spinge costoro a consociarsi in mutuo appoggio? E’ per un interesse pubblico generale o collettivo oppure per un interesse prettamente privato? La risposta è data, principalmente, dalla trasparenza, o no, dell’agire e dall’efficienza e dall’efficacia, o no, dei servizi, insomma dai risultati conseguiti: positivi o negativi. A Messina molte deficienze, anche in quest’ultimo periodo, si sono riscontrate tanto da far sorgere legittimi dubbi. L’ex sindaco di Messina nel suo programma elettorale scriveva:
«Tutte le società partecipate, incluso Amam, Atm, MessinaServizi Bene Comune, saranno poste in liquidazione e tutte le funzioni e i servizi, dovranno essere accentrati nell’apparato burocratico municipale, sotto il controllo diretto del sindaco e della giunta comunale, con l’accorpamento nella dotazione organica del comune del personale legittimamente assunto nelle società partecipate, previa riqualificazione professionale e ricollocazione in base alle risultanze dei carichi di lavoro».
“Le Partecipate sono un bancomat della politica”
“Il bancomat delle partecipate”
“Metteremo in liquidazione le partecipate e le accorperemo al palazzo municipale, e, anche in questo caso, esalteremo le competenze dei dipendenti che continueranno con serenità il loro lavoro”. “Finisce l’era del bancomat delle partecipate, della politica e del malaffare”.
Ma i fatti smentiscono i proclami: COSA SARA’ MAI SUCCESSO?
Nelle partecipate si possono collocare DONNE e UOMINI di FIDUCIA, si possono collocare tutti coloro che a vario titolo lo hanno aiutato a raggiungere il NIRVANA e così pare proprio sia accaduto.
A contraddire le parole dell’ex sindaco ci sono i fatti.
Infatti, ecco fioccare doppi e tripli incarichi a tutti coloro che appartengono al Regno FENAPI e ai suoi satelliti, provenienti dalla riviera Jonica oppure candidati a sostegno delle sue liste.
Si è assistito anche a un cambio di passo dagli incarichi a tempo determinato e/o a scadenza del suo mandato di sindaco a quelli a tempo indeterminato, fermo restando che il 1 marzo 2019 aveva assunto 540 lavoratori delle cooperative con un passaggio alquanto discutibile utilizzando l’art. 37 del CCNL “Cambi di Gestione” delle cooperative sociali artatamente modificato in quanto l’art. 37 CAMBI DI GESTIONE non può essere utilizzato e ignorando platealmente l’art. 97 comma 4 della COSTITUZIONE “Articolo 97 Le pubbliche amministrazioni, in coerenza con l’ordinamento dell’UE, assicurano l’equilibrio dei bilanci e la sostenibilità del debito pubblico. … Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge [51 c.1].”
E’ chiaro che l’art. 37 non e’ applicabile per il passaggio dei lavoratori, nemmeno con una forzatura, ma con l’ex amministrazione tutto puo’ accadere nel segreto delle stanze.
Analizziamo il collocamento di una figura alla Messina Social City assunto a tempo indeterminato ha fatto il salto di qualità, se prima gli incarichi cessavano nel momento in cui terminava il suo mandato oggi ce li ritroviamo vita natural durante sul groppone, oltretutto con inquadramenti professionali molto alti. Il sig. Giuseppe Arpi che in questi giorni con l’attuale amministrazione è stato nominato Vice Direttore. E’ stato assunto come economo con inquadramento E2 alla Messina Social City, e già per lui era come aver fatto tombola.
Il Bando pubblicato ai primi di febbraio 2020 era stato attenzionato sia dal Consigliere Comunale Alessandro Russo, sia dalla Cgil perché erano sorti dei dubbi sulla selezione pubblica. La CGIL ha denunciato le modalità’ di pubblicazione del bando difficile da reperire, un avviso di 15 giorni, una procedura illegittima per il mancato rispetto dei principi sanciti dal Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica. L’inquadramento professionale in Categoria E2 IMPIEGATO DI CONCETTO. Tale categoria esiste nella Long List e anche nei licenziati del 2014. Inoltre tutti coloro che sono stati esclusi dalla Long list della MESSINA SOCIAL CITY e che avevano partecipato per la Categoria E2 Impiegato di concetto, hanno ricevuto come spiegazione verbale che : per la figura di IMPIEGATO DI CONCETTO E2 è necessario essere IN POSSESSO di LAUREA (detto a voce, perchè non hanno consegnato le motivazioni scritte). Mentre il bando pubblicato nei primi mesi del 2020 per la figura di UNO Economo/Ragioniere E2 richiede solo il DIPLOMA.
Chi è il prescelto Giuseppe Arpi? E’ stato un candidato alle amministrative del 2017 a S. Teresa di Riva nella lista “Oltre De Luca-Giù le mani da S. Teresa”. In tempi non sospetti appariva anomala la presenza del sig. Giuseppe Arpi alla Messina Social City, in quanto assunto a tempo determinato dalla Cooperativa Genesi e transitato alla MSC (sic) poi ha avuto l’incarico prolungato di due mesi in attesa della pubblicazione del bando e, come per incanto, un punteggio consistente è dedicato a coloro che: a) esperienza lavorativa in ambito gestionale o operativo in una pubblica amministrazione o in azienda pubblica o privata o in società’ pubblica o privata nel profilo professionale richiesto dal bando o profili similari. Punti 1 al mese, con un minimo di 6 mesi fino ad un max di 12 punti”.
EVVAI A Marzo 2020 in Commissione bilancio un componente del CDA della Messina Social City, ha dichiarato di essere disponibile a rivedere i criteri del bando a seguito della nota del Consigliere Russo per la selezione, ma la selezione è andata avanti senza rispondere alle interrogazioni e senza rivedere il bando.
In sintesi il Sig. Giuseppe Arpi è transitato nella Messina Social City dalla Cooperativa Genesi. Scaduto il contratto è stata fatta una proroga di due mesi in attesa del bando che lo sistemasse a tempo indeterminato in barba alle interrogazioni dei Consiglieri Comunali e ai dubbi della CGIL e senza tenere conto minimamente della long list. Nella graduatoria della Long List con la categoria E2 appaiono n. 30 figure professionali in attesa di essere inseriti nell’organico della Messina Social City e scorrendo questi nomi non si legge il Sig. Giuseppe Arpi.
Parafrasando il film “tutti gli uomini del Presidente”, tutte le donne e gli uomini dell’ex sindaco di Messina devono avere delle caratteristiche imprescindibili non di conoscenza e capacità al ruolo a cui sono affidati, ma devono essere della riviera Ionica e/o dipendenti FENAPI e/o candidati nelle liste che facevano capo all’ex sindaco. Messina continua ad essere saccheggiata da personaggi che si permettono pure di sfottere. Mi auguro che le diverse Autorità preposte facciano il loro percorso altrimenti non ha più senso credere nella giustizia, nella meritocrazia e nella politica in genere. Non si può più tacere. Le istituzioni tutte devono prendere in mano la situazione e rimettere ordine nell’applicazione delle leggi, sulla trasparenza e sulla correttezza delle procedure, basta con la politica urlata e dispotica. Nel frattempo i residenti a Messina devono mendicare una family card, un aiuto economico, una casa, un centro diurno, le piscine a norma e se un loro diritto lo chiedono pubblicamente VENGONO PUNITI fino a quando si scusano e pubblicamente tessendo le lodi all’assessore di turno e manco a dirlo all’ex sindaco e all’attuale sindaco della Città di Messina.
Questo è il pegno da pagare se pretendi un diritto.
E allora mi chiedo e chiedo quale è l’interesse configurabile come prioritario in tutto questo?
E’ chiaro che l’attuale sindaco abbozza, nel nome di non meglio identificati “Interessi Superiori”, loro sono credenti/praticanti. Il sig. ARPI ora è Vice Direttore nominato dal TERZO Direttore Generale dimissionario. Ecco come si fa carriera a Messina basta essere nelle liste elettorali giuste, un bel bando sartoriale, la competenza e il merito sono relativi.