CittadinanzAttiva: Uniti contro la violenza sulle donne di Giovanni Frazzica
Nel corso del Convegno di CittadinanzAttiva:” Uniti contro la violenza sulle donne” è stata ricordata la figura di Franca Viola, la ragazza che negli anni 60, col suo gesto di ribellione nei confronti del suo rapitore e aguzzino, ha determinato la fine della stagione del Matrimonio Riparatore (art. 544 c.p.) e, conseguente, al delitto d’onore. E’ stata vero pilastro nella storia dell’emancipazione femminile italiana. L’evento organizzato da Concetto Trifilò, Segretario regionale di CittadinanzAttiva ha riscosso una sentita partecipazione. L’Assessore regionale alla Famiglia, Nuccia Albano, impossibilitata ad intervenire, ha inviato una lettera con cui ha manifestato il suo interesse per l’evento. Centrale la relazione di Carmen Currò, Presidente del Cedav, che tra l’altro ha detto: “Molte delle donne che ogni tre giorni vengono uccise in Italia dai loro ex mariti o compagni, avevano denunciato maltrattamenti, episodi di stalking ed altri reati collegati.I numeri sul femminicidio palesano una strage che non si riesce ad arrestare. Donne vittime di uomini che non accettavano il loro percorso di autonomia, che non si rassegnavano ad una separazione, il più delle volte, resasi indispensabile per interrompere la spirale della violenza domestica. Tutte le campagne di prevenzione e contrasto della violenza raccomandano di rivolgersi senza indugio alle forze dell’ordine e di denunciare, di rivolgersi ai centri antiviolenza. Poiché non è il primo caso in cui, nonostante la donna abbia denunciato, sia stata uccisa, è bene puntualizzare alcune questioni: a) Non sempre una donna che denuncia viene creduta dagli inquirenti; spesso le prove sono costituite solo dal suo racconto. b) può capitare che l’atteggiamento delle forze dell’ordine non sia sempre di ascolto e di accoglienza anche negli ultimi anni passi avanti ne sono stati fatti c) È ancora evidente, purtroppo, la scarsa consapevolezza del sistema istituzionale socio-sanitario. d) La convenzione di Istanbul, ratificata dal Parlamento italiano nel 2013, ancora non è attivata. A seguire gli interventi dell’avv. Cristina Ponzio, di Nino Quartarone e della funzionaria della Questura di Messina Antonietta Curtolillo, che ha sottolineato l’importanza della prevenzione, che talvolta porta ad adottare anche l’Ammonimento del Questore come atto per fermare sul nascere eventuali cattive intenzioni. Smeralda Passari, seconda funzionaria di polizia intervenuta, si è soffermata sul profilo psicologico del maltrattante, spesso affetto da narcisismo, errato senso del possesso e malcelata invidia per i livelli di autonomia della compagna. Numerosi infine gli interventi degli studenti del Maurolico che hanno rivolto domande ai relatori.