Il noto libro del leader di Itala Viva, Matteo Renzi, porebbe fornire temi caldi ad una campagna elettorale che, anche per ragioni climatiche, si presenta rovente. Certamente, al di là dei numeri che gli vengono attribuiti dai sondaggi, Renzi è un parsonaggio che in questa campagna elettorale e dopo, potrà essere silenziato. Vediamo intanto di capire, sia pure celermente, in che cosa consiste l’opera dell’ex presidente del Consiglio.
Il Mostro è una ricostruzione lucida e allo stesso tempo accorata del funzionamento della giustizia italiana e di un certo legame con taluni organi di informazione. Una ricostruzione che, tassello dopo tassello, evidenzia come il cattivo uso di un potere costituito possa distruggere la carriera e la vita di ogni singolo cittadino, non solo di personaggi pubblici.
“In questo libro racconto dei fatti. Atti e fatti. – scrive Renzi – Non ci sono commenti, suggestioni, analisi sociologiche. Ci sono dei dati di fatto che forse vi faranno pensare. Hanno arrestato i miei genitori con un provvedimento subito dopo annullato, hanno sequestrato i telefonini ai miei amici non indagati, hanno cambiato nomi nei documenti ufficiali per indagare sulle persone a me vicine, hanno scritto il falso in centinaia di articoli, hanno pubblicato lettere privatissime tra me e mio padre, mi hanno fotografato negli autogrill e mentre uscivo dal bagno di un aereo, hanno controllato e pubblicato tutte le voci del mio estratto conto, hanno violato la Costituzione per controllare i miei messaggi di whatsapp. Io non voglio fare la vittima. Voglio raccontare ciò che è successo dicendo perché ho scelto di combattere a viso aperto contro le ingiustizie. Perché ho scelto di denunciare in sede civile e penale”.