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A Messina la comunita’ ROM esiste e non sono 90

E’ giusto che si stanzino somme cospicue per tutelare i più deboli, ed è necessario che i servizi erogati (e la loro qualità) rispettino le esigenze dei cittadini. Ci si chiede, dunque, se la qualità degli interventi rispetti in modo tangibile i diritti della cittadinanza e se i presupposti lodevoli diventino realtà o sia la solita teoria che non vede mai applicazione. Per quanto riguarda la nostra citta’, sgombriamo il campo da qualsiasi dubbio: solo teoria, solo chiacchiere in liberta’. Negli ultimi 4 anni abbiamo assistito INERMI al saccheggio della citta’ di Messina e all’umiliazione dei piu’ deboli. Nel programma del PON METRO 2014/2020 e’ previsto nell’asse 3 la sezione “Marginalità estrema” e sono stati individuati due target di riferimento: – gli individui senza dimora; – le comunità emarginate (quali Rom, Sinti e Camminanti). Messina, in linea con le richieste del PON METRO, aveva previsto un progetto e stanziato una somma di 1.500.000,00 euro per la comunita’ ROM. MA… nell’avvicendamento amministrativo l’ultima giunta ha deciso: che l’intervento “ROM-Mempowerment (€ 1.500.000,00) ammesso a finanziamento non è prioritario e non presenta elementi di coerenza con l’attuale programma di governo e pertanto e’ stato ritenuto opportuno destinare la relativa somma al progetto SpazIA”. “L’Amministrazione subentrata nel giugno 2018 ha però ritenuto che i fondi del PON Metro dovessero essere destinati a questioni più urgenti per la città di Messina. Pertanto si è deciso di “rimodulare” la spesa prevista nei vari Assi, con nuovi progetti inseriti ed altri esclusi. Tra i secondi, c’era anche il Progetto ROM-MEmpowerment che non è quindi mai entrato a regime”. A parere della fuggitiva amministrazione la comunita’ ROM di Messina NON HA DIRITTO e NEMMENO DIRITTI. Ma la fuggitiva amministrazione fa di piu’ e poiche’ il denaro arriva a valanghe proprio per soddisfare i bisogni dei piu’ deboli ed emarginati , vedono un’opportunita’ con il PAL Piano di Azione Locale e si fiondano come avvoltoi. Per la fuggitiva amministrazione la comunita’ ROM che vive a Messina e’ cosi’ composta: “Oggi sono circa 90 le persone rom, provenienti da paesi della ex Jugoslavia, che vivono stabilmente nel comune di Messina. I primi rom originari dell’ex Jugoslavia arrivarono a Messina intorno agli anni Settanta. All’inizio si trattava di poche famiglie coinvolte in cicli di migrazioni circolari tra il Kosovo e l’Italia.” Vedi comunicato stampa del Comune di Messina Comunicato n. 584 lunedì, 8 Giugno 2020, mentre nella relazione del “Piano di Azione Locale per l’inclusione e la partecipazione delle comunità rom, sinte e caminanti della città di Messina, del luglio 2021, la comunita’ Rom si e’ insediata negli anni 80, unica cosa condivisa è il numero della comunita’ Rom, 90. Da mettere in evidenza che questi dati sono riportati in RELAZIONI UFFICIALI e da queste leggerezze si evince INCOMPETENZA, DILETTANTISMO, INCAPACITA’ e IGNORANZA. Scrivere, parlare e agire di situazioni di disagio quando sarebbe indispensabile avere un minimo di conoscenza, giusto per non risultare ridicoli. Tutto cio’ per mettere in evidenza che la fuggitiva ex giunta NON HA CONTEZZA delle realta’ cittadine. La COMUNITA’ ROM MESSINESE e’ composta da 20 famiglie per un totale di 160 persone compresi 50 minori circa. O da Luglio 2021 a oggi 31 maggio 2022 si sono riprodotti come i pani e i pesci oppure chi ha scritto la relazione e il comunicato Stampa NON CONOSCONO la realta’ Messinese e se ne infischiano pure, pur di appropriarsi di SOMME che dovrebbero dare ristoro ai bisogni. La comunita’ ROM che vive a Messina e’ tutta scolarizzata, grazie all’impegno del volontariato, hanno difficolta’ a integrarsi non con i messinesi, bensi’ con la classe politica messinese. Non sono stati mai ascoltati in questi 4 anni, hanno chiesto incontri, mai avvenuti e NEI TAVOLI dove si parla di LORO NON VENGONO NEMMENO ASCOLTATI . Si, vivono in appartamenti, grazie a un progetto del 2010, ma da allora sono stati abbandonati dalle ISTITUZIONI con la recente passata amministrazione oltre che abbandonati, sono stati emarginati e ignorati eppure nel comunicato si legge: “Alla presenza dell’Assessore alle Politiche Sociali Alessandra Calafiore, si terrà oggi pomeriggio alle ore 16, al Palacultura nella sede del Dipartimento Servizi alla Persona e alle Imprese Servizio Politiche Europee Pianificazione e Programmazione Strategica, un tavolo tecnico in conference call relativo alla tematica dell’accesso al lavoro al quale prenderanno parte enti locali, istituzioni, associazioni, scuole ed enti formativi. L’incontro è finalizzato a riprendere i lavori relativi all’aggiornamento del Piano di Azione Locale (PAL) finalizzato a favorire l’integrazione delle Comunità Rom, Sinti e Camminanti (RCS) attraverso l’Azione “Interventi pilota per la creazione di tavoli e network di stakeholder coinvolti a diverso titolo con le comunità RSC, Rom Sinti e Camminanti, al fine di favorire la partecipazione dei Rom alla vita sociale, politica economica e civica”, promossa dall’UNAR, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Dipartimento Pari Opportunità, in qualità di beneficiario delle azioni di sistema previste dal PON Inclusione 2014-2020. Il tavolo è stato istituito con la Delibera di Giunta Comunale n. 790 del 4 dicembre 2019, e Messina è una delle otto Città metropolitane (insieme a Bari, Catania, Genova, Cagliari, Milano, Napoli e Roma) che partecipano all’Azione. Secondo le ultime stime a Messina risiedono circa 90 persone Rom provenienti dai Paesi dell’ex Jugoslavia, giunte in città fin dagli anni ’80, una piccola minoranza che vive in condizioni di povertà ed emarginazione sociale. Obiettivo principale del Piano di Azione sarà individuare le modalità e le attività che possano favorire la piena inclusione di questa comunità e una sua maggiore partecipazione alla vita sociale sul territorio cittadino.” Il Progetto e’ concluso e la Comunita’ ROM di Messina fino a oggi era ignara che stavano decidendo altri soggetti per loro. Mi chiedo come mai nel 2018 sono stati stornati i finanziamenti destinati alla comunita’ Rom di Messina perche’: “L’Amministrazione subentrata nel giugno 2018 ha ritenuto che i fondi del PON Metro dovessero essere destinati a questioni più urgenti per la città di Messina” e dopo qualche anno si interessa della comunita’ ROM?
Credo sia utlite ricordare ai cittadini che la comunita’ Rom che vive a Fondo Matteotti aveva avuto una stanza nella scuola dove i volontari facevano doposcuola a tutti i ragazzi della zona, non solo della comunita’ Rom. La fuggitiva ex amministrazione ha pensato bene di non rendere piu’ disponibile quel locale all’interno della scuola. Oltre la foto delle riunioni che ha fatto l’ex assessora della fuggitiva amministrazione, metto le foto delle condizioni delle case dove vivono le famiglie della comunita’ Rom di Messina, l’emergenza abitativa e’ anche per loro, il risanamento e’ anche per loro, questo agire si chiama ghettizzazione e discriminazione fondate sulla razza o sull’origine etnica, proprio quello che non vuole il Piano di Azione Locale per l’inclusione. Ma l’ex  amministrazione come sempre ha utilizzato  i bisogni per altri scopi non tanto nobili. Angela Rizzo

  • nella foto Angela Rizzo

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