Severo intervento del Consigliere Comunale di Milazzo sulla vicenda Fondazione Lucifero espresso in una corposa interrogazione che pubblichiamo in versione integrale qui di seguito:
Al Sindaco del Comune di Milazzo
Agli Assessori del Comune di Milazzo
e.p.c.
Al Presidente del Consiglio Comunale di Milazzo
Ai Consiglieri Comunali del Comune di Milazzo
Oggetto: Interrogazione con risposta scritta.
Il sottoscritto Consigliere Comunale Damiano Maisano, nell’esercizio delle funzioni connesse al mandato elettorale,
PREMESSO che il Comune di Milazzo con delibera di G.M. n° 259 del 20/12/2021 ha autorizzato il Sindaco a promuovere ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, sez. di Catania, contro l’Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del lavoro in persona dell’Assessore Regionale P.T. e nei confronti della Fondazione Barone Lucifero di S. Nicolò, in persona del legale rappresentante P.T., di Mons. Santo Colosi, della dr.ssa Maria Teresa Collica, del sig. Franco Scicolone, della dr.ssa Guidaldi Delfina e del dr. Puglisi Gioacchino, per ottenere l’annullamento del Decreto Assessoriale n. 104/GAB del 21/12/2021, notificato il 27/12/2021, con il quale è stato ricomposto il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Barone Lucifero, previa surroga dei consiglieri dimissionari;
CONSIDERATO che nello statuto tuttora vigente della Fondazione Lucifero è previsto che il Sindaco P.T. designa un componente del CDA, che successivamente viene nominato dal competente Assessore Regionale, in rappresentanza del Comune di Milazzo e che resta in carica per cinque anni;
CONSIDERATO che lo statuto della Fondazione Lucifero prevede anche che gli altri componenti del CDA siano scelti e nominati dalla Curia, dal Provveditorato agli studi, dalla Corte di Appello e dall’Assessorato Regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro;
CONSIDERATO che il TAR Catania, chiamato anche di recente a pronunciarsi sulle nomine dei componenti del CDA, ha ripetutamente chiarito che tali nomine non hanno natura fiduciaria, sicché non appare configurabile alcun interesse del Comune di Milazzo a promuovere un giudizio che attenga alla composizione dell’organo di governo dell’IPAB;
CONSIDERATO che il ricorso promosso, tra fase di studio della controversia, introduttiva del giudizio, istruttoria e di trattazione, decisionale e cautelare ha condotto l’ente all’impegno di una spesa di euro 5.301,00;
RITENUTO che l’Istituzione chiamata ad esercitare il controllo sulla Fondazione Lucifero e più in generale sugli IPAB è la Regione Siciliana;
RITENUTO che l’ente, con il detto ricorso, ha previsto di sostenere una spesa del tutto ingiustificata che potrebbe trasformarsi ad un danno erariale per il Comune stesso;
RITENUTO, altresì, che in caso di soccombenza del Comune, alla spesa per il legale dell’Ente potrebbe aggiungersi la condanna al pagamento delle spese di giudizio nei confronti dell’Assessorato resistente e dei sei soggetti controinteressati, con evidente incremento della misura del danno;
CONSIDERATO che la posizione espressa dall’Amministrazione comunale ha, evidentemente, natura politica come confermato dal criptico contenuto del comunicato stampa diffuso dal Sindaco in data 21 dicembre 2021;
CONSIDERATO che proprio sotto il profilo politico è evidente l’incapacità dell’amministrazione di stabilire un canale di comunicazione con il Governo Regionale per la soluzione di un problema che ha natura tecnica, nonostante la comune appartenenza al centrodestra;
INTERROGA IL SINDACO PER CONOSCERE:
1) Qual è l’interesse del Comune di Milazzo a sostenere questo ricorso contro la Regione Siciliana;
2) Se il Sindaco e gli Assessori prima di presentare ricorso si siano confrontati con la segreteria della Fondazione, con i componenti del Cda ed in particolare con il rappresentante del Comune di Milazzo, o con gli uffici preposti della Regione Siciliana;
3) Qualora ritenga sussistente in capo al Comune una specifica competenza con riferimento alle attività della Fondazione, al punto da poter promuovere un ricorso per incidere sulla composizione del suo organo di Governo, se sia a conoscenza, che iniziative abbia intrapreso o intenda intraprendere sulle questioni di legalità e trasparenza sollevate anche a mezzo stampa dal rappresentante del Comune di Milazzo in seno al CdA sig. Franco Scicolone (vedi Gazzetta del Sud del 21/12/2021, che si allega);
4) più in particolare, se sia a conoscenza, che iniziative abbia intrapreso o intenda intraprendere con riferimento alla nota del componente del CdA nominato dal Comune di Milazzo sig. Franco Scicolone, presentata il 13/12/2021, che si allega, con la quale egli denuncia in dieci punti:
- una disparità di trattamento, in qualche caso vistosa, nelle locazioni dei beni della fondazione;
- il mancato ricorso a procedure ad evidenza pubblica nell’affidamento a terzi di servizi per i quali è previsto un corrispettivo annuo di oltre 100 mila euro;
- l’esistenza di un partenariato che dura ormai da 15 anni, al di fuori della puntuale normativa esistente in materia nel nostro Paese;
- che i mandati di pagamento per prestazioni e servizi, rechino solo la firma del Segretario e del Ragioniere dell’Ente escludendo da tale compito il Presidente del CDA, compito tra l’altro previsto dal regolamento;
- che non è mai stato istituito l’albo dei fornitori, ivi compresi professionisti quali Avvocati, Architetti, Geometri e Ingegneri;
- che non è stata osservata la Legge Regionale 9 Maggio 1986 n. 22 nella parte in cui prevede che possono svolgere attività socio assistenziali le istituzioni private che risultano iscritte all’albo regionale previsto dall’art. 26;
- che non si è proceduto alla ristrutturazione del palazzo di via Marina Garibaldi ed il Palazzo della Baronia di Capo Milazzo, oggi in pessimo stato di conservazione, quando negli anni 2010/2011 vi era la disponibilità di oltre due milioni di euro liquidati dal Comune di Milazzo per esproprio dell’area ove insiste il palazzetto dello sport;
- che il Segretario della Fondazione, senza la necessaria procura ad operare da parte dell’organo di gestione ha sottoscritto un protocollo di intesa con il consorzio dell’Area Marina Protetta;
- che risultano comodati d’uso gratuito da parte della Fondazione, di fabbricati e terreni in favore dell’associazione Il Giglio;
- che nonostante il valore del patrimonio, stimato in circa trenta milioni di euro, la fondazione è in costante deficit di cassa;
5) cosa abbia inteso dire nel comunicato stampa del 21.12.2021, con la frase “Troppi interessi che meritano approfondimenti che vanno oltre l’aspetto politico”;
6) a chi si riferisse quando, nel comunicato stampa del 21.12.2021, richiamando l’ampio territorio occupato dalla Fondazione, ha dichiarato “che pare evidente faccia gola a molti”.
Chiede che alla presente interrogazione sia data risposta in forma scritta nei termini di legge e di regolamento.
Milazzo, li 08/02/2022
IL Consigliere Comunale