TOUT VA TRÈS BIEN MADAME LA MARQUISE, ANZI NO ! A CENA CON NERONE ?.
Paul Misraki paroliere francese di fama mondiale è autore di un testo ripreso con successo nel 1934 anche dal cantante Charles Trenet, dove “Tout va très bien madame la Marquise” è poi entrato nel linguaggio comune, come “Tutto va ben, madama la Marchesa” inciso da Nunzio Filogamo, Giacomo Osella ed Enrico Molinari. Seneca (Lettera 66 nel corposo frammento di Crisippo) sosteneva che “La ragione è arbitro dei beni e dei mali” quindi l’eccesso di ottimismo si scontra con il sentimento comune del popolo dinnanzi ad una pandemia economica senza precedenti ed a soluzioni provvisorie che ci tengono ben lontani dalla normalità. Forse, in vista del Natale, è meglio pensare ad un ritorno al “mos maiorum” ed alla sobrietà così cara a Catone il
Censore. Per i pranzi delle feste recuperiamo le ricette imperiali di Apicio con il famoso antipasto di zucchine ripiene e “garum” preparando una farcia
con cervella cotte e uova crude. Oppure, leggiamo il libro di Silvia Stucchi “A cena con Nerone. Viaggio nella cucina dell’antica Roma” e torniamo ai costumi degli antenati. Vi è molto scetticismo per questa ondata di buonismo a buon mercato che esalta il Pil al 6,2% quando i dati reali ben distinti dagli
impeti finanziari ci spingono altrove. Ecco un breve “consommé” dei traguardi raggiunti:1) il turismo in calo del fatturato di almeno 9 miliardi con una occupazione alberghiera scesa a -30%; il caso della scure sui “Balneari” in giusto allarme per la Bolkestein malgrado i dubbi sulla sua applicabilità ai
sensi dell’art. 12 della stessa Direttiva; 3) il Parlamento ignorato nella sua decisione del 2018 di prorogare le concessioni fino al 2033 in attesa di varare una riforma del settore che non penalizzi i concessionari; 4) il principio di “concorrenza” viene imposto senza garantire la “reciprocità” su scala continentale; 5) il caro vita che soffoca la spesa di
milioni di famiglie; 6) i costi dell’energia e del gas che fanno cuocere le bollette; 7) le conseguenze tremende sui magnifici Artigiani di Murano costretti a chiudere i battenti; 8) i numerosi – troppi – tavoli di crisi aziendali con coda di nuovi disoccupati; 9) la mancanza di lavoro per i giovani e per
milioni di percettori del reddito di cittadinanza; 10) l’assenza di case popolari e l’occupazione abusiva di alloggi con disagio dei titolari; 11) la diserzione dalle urne di oltre il 56% dei cittadini elettori; 12) la partita per il Colle che sta condizionando un po’ tutte le forze politiche; 13) sei milioni di famiglie sulla
soglia dell’indigenza che preoccupa almeno un terzo della popolazione italiana; 14) le file della Caritas triplicate; 15) il degrado delle periferie di tutte le grandi metropoli italiane; 16) l’erosione drammatica delle nostre coste e la scarsa manutenzione del territorio; 17) i ritardi nella ricostruzione delle Terre
Martiri che sono il cuore dell’Italia; 18) il primato del debito accumulato negli ultimi 30 anni e si potrebbe continuare con la malavita che domina ovunque in Italia ed in Europa, malgrado l’eroismo
dei Magistrati e delle Forze dell’Ordine, per non parlare della agro-mafie che danneggiano il made in Italy e della immigrazione fuori controllo. Diceva Friedrich Nietzsche: “Quando guardi a lungo nell’abisso, l’abisso ti guarda dentro” – tratto da TurismoNews
- nella foto Gianfranco Fisanotti