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Perchè è scaduto il protocollo per il Palagiustizia?

Nota Consigliere comunale Libero Gioveni sul secondo Palazzo di Giustizia.

“Dopo l’ennesimo ‘flop’ sulla possibilità di realizzare il secondo Palazzo di Giu
stizia all’ex ospedale militare a seguito della scadenza del protocollo d’intesa
fra Comune, Ministeri della Difesa e della Giustizia e l’Agenzia del demanio, io
sottoscritto Consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia,
ribadisco la necessità di riavviare il dibattito su quella che purtroppo rischia di
diventare sempre più una telenovela quasi da ‘ponte sullo Stretto’. Nella qualità
di Presidente della Commissione lavori pubblici, avevo convocato e tenuto
delle importanti audizioni sul tema, oltre che con l’Amministrazione, anche con
la Presidente dell’ANM di Messina, la dott.ssa Maria Militello, con l’Ordine
degli Avvocati, con l’AIGA e con alcuni rappresentanti sindacali,
proprio per la necessità di fare chiarezza e di gettare le basi sulle strategie
future. L’Amministrazione – ricorda il Consigliere – il 21 ottobre 2019 aveva trasmesso
una nota al ministero della Difesa con la quale aveva chiesto sia la convocazion
e di un tavolo tecnico (del quale non si è saputo più nulla), sia la revoca dell
o stesso protocollo d’intesa che ormai, appunto, è scaduto e che, stante un’ulti
ma delibera di Giunta, non è più nelle sue intenzioni rinnovare. Purtroppo
ad oggi – prosegue l’esponente di FdI – vi sono state al vaglio solo a
ltre ipotesi che si sono aggiunte a quelle precedenti (come quella di trasferire
 il solo tribunale civile nella facoltà di Farmacia o di utilizzare la sede dell
’attuale ‘Città del Ragazzo’, oppure ancora realizzare l’opera nel parcheggio di
 via La Farina o la manifestata disponibilità dell’Inps a concedere i propri uff
ici di Via Capra), ma è di tutta evidenza il fatto che occorrerà fare chiarezza
soprattutto sulla reale consistenza dei fondi disponibili. Infatti – conclude Gioveni
che annuncia di voler programmare una nuova seduta sul tema a stretto giro – i
costi per la realizzazione del secondo Palagiustizia,
sarebbero stati quantificati non più in 17 milioni di euro, bensì, sulla base di
 quanto emerso nell’ultima trasferta romana del sindaco De Luca e dell’assessore
 Mondello, qualora si fosse optato per la caserma Scagliosi di viale Europa, in
più di 40 milioni di euro, con tempi di realizzazione stimati in 10 anni;
ed è evidente che anche questi numeri da capogiro avrebbero reso il percorso ancora
di più in salita. Insomma, si torni a riprendere in mano la questione, perché è
dovere di tutti non mollare la presa essendo primordiale l’obiettivo da raggiungere,
per ridare dignità a chi lavora nel mondo della giustizia e offrire migliori servizi alla cit
tadinanza”.

Il consigliere comunale
Capogruppo FdI
Libero Gioveni

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