calabria

I parlamentari calabresi che hanno votato il PNRR

I parlamentari calabresi che hanno votato a favore del PNRR

DOMANDARE È LECITO, RISPONDERE, IN QUESTO CASO, SAREBBE UN DOVERE 

Perché i parlamentari italiani giurano sulla costituzione e poi la ignorano di Massimo Mastruzzo*

Voglio iniziare con i nomi dei parlamentari che hanno votato a favore del PNRR, eletti nella regione, la Calabria, che, con il suo minor reddito pro capite e la sua maggior disoccupazione, ha dato il maggior contributo affinché all’Italia venisse assegnata la quota maggiore dei fondi europei:

  • Baldino Vittoria – M5S
  • Bruno Bossio Vincenza – PD
  • Cannizzaro Francesco – FI
  • D’Ippolito Giuseppe – M5S
  • Dieni Federica – M5S
  • Melicchio Alessandro – M5S
  • Nesci Dalila – M5S
  • Occhiuto Roberto – FI
  • Parentela Paolo – M5S
  • Stumpo Nicola – Articolo 1
  • Torromino Sergio – FI
  • Tripodi Maria – FI
  • Tucci Riccardo – M5S
  • Viscomi Antonio – PD
  • Caligiuri Fulvia – FI
  • Siclari Marco – FI

Ai quali chiedo:

Perché nonostante l’obiettivo principale del piano europeo del Next Generation EU fosse quello di colmare i gap socio-economici avete accettato che ai vostri concittadini venisse destinato solo il 40%?

Perché nonostante l’Europa abbia stanziato una cifra enorme per l’Italia a causa soprattutto del divario tra mezzogiorno e resto del paese in termini di PIL pro-capite (17mila euro in meno rispetto alla media del Centro-Nord) e di disoccupazione (14% in più rispetto al resto del paese), avete votato affinché il 60% del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza proposto dal Governo, venga destinato alle aree del paese economicamente più ricche?

Perchè non avete letto approfonditamente le premesse e le conclusioni dello stesso PNRR: vi sareste accorti che nello stesso si pone l’accento sui divari territoriali specialmente in termini di differenza enorme tra i NEET del mezzogiorno e del centro nord (il doppio) e tra l’occupazione femminile (la metà), oltre che all’enorme divario economico.

Perché le previsioni attese in termini di crescita di PIL, rispetto alla mole di denaro iniettato nell’economia italiana, sono solo, nella migliore delle ipotesi, del 3,6% ?

Perché, secondo voi, l’Italia continua a ricalcare la stessa visione di Paese che l’ha portato, negli ultimi 20 anni ad avere un tasso di crescita pari allo 0,1/ 0,2%negli ultimi 20 anni?

Perché la Banca Europea degli Investimenti, il Fondo Monetario Internazionale, la Banca d’Italia, indicano (e lanciano moniti) come una via d’uscita dalla crisi economica italiana di investire nel mezzogiorno?

Soprattutto, perché, nonostante tutti questi perché (ma anche nonostante i LEP, le variabili dummy, gli zero asili al sud, etc.), sui vostri profili social avete comunicato l’assegnazione del 40% al sud, la vostra terra (?), come una grande vittoria?

Ps. Ai parlamentari italiani tutti, nel suggerire loro un ripasso della costituzione con particolare attenzione all’art. 3, voglio chiedere il perché del 40% al sud Italia davanti a questi dati sulla disoccupazione che gridano vergogna:

  • Azerbaigian 6%,
  • Bangladesh 5%,
  • Repubblica Centrafricana 8%,
  • Egitto 8%,
  • Ghana 4%
  • Iran, 11%,
  • Iraq 16%,
  • Libano 11%,
  • Pakistan 7%,
  • Sri Lanka 4%,
  • Zambia 15%,
  • Zimbabwe 11%
  • SUD ITALIA 17%

*Direttivo Nazionale M24A-ET

Movimento per l’Equità Territoriale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *