editoriale

Fiume di coesione economica di Massimo Mastruzzo

COME PUÒ UNO SCOGLIO ARGINARE L’EQUITÀ TERRITORIALE

Un fiume in piena, rigonfio di costituzione, coesione territoriale, sviluppo e interdipendenza economica*Di Massimo Mastruzzo

L’Equità Territoriale spaventa perché è un concetto elementare, intelligibile e soprattutto incontrovertibilmente previsto dalla Costituzione. Il Movimento per l’Equità Territoriale è un sassolino caduto quasi accidentalmente nel grande mare della politica italiana, ma che ha già creato importanti anelli concentrici che si sono propagati fin dentro ATTI PARLAMENTARI della Camera dei deputati per far riprendere quei criteri di ripartizione che la Commissione Europea, con il Next Generation EU (comunemente chiamato Recovery Fund), ha usato per ripartire le risorse tra gli stati membri:1) Popolazione;2) Reddito pro-capite;3) Tasso medio di disoccupazione negli ultimi 5 anni.Criteri che dentro quegli atti parlamentari impegnano il Governo italiano al rispetto delle stesse regole di ripartizione dei fondi anche sul territorio nazionale.Se su 750 miliardi all’Italia è toccata la fetta più grande, 209 miliardi di euro, la cifra maggiore tra gli stati membri, lo si deve, purtroppo, ai criteri (negativi) riguardanti il reddito pro-capite e il tasso medio di disoccupazione negli ultimi 5 anni presenti proprio nel Mezzogiorno. Appare ovvio che, con la stessa proporzione, dovrà andare proprio al Mezzogiorno la fetta maggiore dei 209 miliardi assegnati all’Italia.Non serve un grande statista, né chissà quale modello keynesiano o modello IS-LM, per comprendere che una nazione non può reggere a lungo avendo costruito al suo interno una bad company. O meglio non più, visto che l’Italia è letteralmente divisa in due da una disomogeneità territoriale che non ha eguali in UE. Basterebbe un corso serale in economia domestica per comprendere che si avrebbe un maggiore ritorno economico investendo nella realizzazione di infrastrutture dove queste sono assenti e non dove sovrabbondano.La Commissione europea ha dato queste, elementari, indicazioni. La Costituzione già le prevedeva. Noi di Equità Territoriale le pretendiamo.*Direttivo nazionale M24AET – Movimento per l’Equità Territoriale

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