Si tratta di una vicenda che risale al 2012, anno in cui l’attuale sindaco di Messina, allora alle prese con una campagna elettorale a livello locale, nel corso di alcuni comizi a Fiumedinisi apostrofò in maniera piuttosto colorita alcuni suoi concittadini che non gradirono le affettuose citazioni e denunciarono l’accaduto. Questa volta De Luca viene condannato a pagare solo 200 euro di multa in quanto questa condanna è in continuità con una precedente sentenza per uno stesso reato. In aula si sono confrontati l’avv. Giovanni Mannoccia, difensore dell’imputato, ed i legali Salvatore Carroccio, Alessandro Pruiti e Rosario Trimarchi per le parti offese. Non è dato sapere se, considerata l’esiguità della somma da pagare, se il sindaco di Messina riterrà opportuno fare il ricorso in Cassazione. In effetti il problema si pone, perchè, al di là della esiguità della pena pecuniaria inflitta si tratterebbe comunque di una condanna penale non impugnata di fronte alla Suprema Corte.
Linguaccia mia statti zitta, 2° condanna a De Luca, multa ridotta
