Terme Vigliatore: l’Assessore Luisa Lantieri ha nominato un commissario ad acta che deve sostituire il consigliere Salamone attualmente in carcere. Ancora non si riesce ad applicare la legge Severino.
A Terme Vigliatore si è venuta a creare una situazione davvero singolare in seguito alla diffida, volutamente ignorata dai sette consiglieri dell’opposizione, ad adempiere a quanto richiesto dalla Prefettura e dall’Assessorato degli Enti Locali in merito alla sostituzione del consigliere Francesco Carmelo Salamone, sospeso di diritto in quanto coinvolto nell’operazione antidroga “Triade” ed attualmente detenuto in custodia in carcere. Il Consiglio comunale ha bocciato la surroga del predetto consigliere comunale, la seduta del civico consesso infatti si è conclusa con il voto contrario, dopo che si è registrato un equilibrio tra i 7 consiglieri della maggioranza e gli altrettanti dell’opposizione, rappresentata dal gruppo Pd (5) e da Nuova Rinascita (2). Il termine “surroga”, contenuto in delibera, è stato interpretatoo dalla minoranza come una sostituzione definitiva del consigliere coinvolto nell’inchiesta, ma in realtà i Consigli comunali non hanno altra facoltà che sostituire i colleghi che si trovano giudiziariamente impediti limitatamente alla durata dell’impedimento. Del resto la maggioranza in aula ha fatto riferimento ad una specifica richiesta della Prefettura, che ha inteso la surroga come una sostituzione momentanea del consigliere, per non bloccare l’attività dell’Amministrazione, considerato che le posizioni nel civico consesso sono molto equilibrate nei numeri, tanto da portare alla paralisi dell’Ente. Il sindaco Bartolo Cipriano, al fine di superare la pericolosa situazione di stallo che si profilava e che rischiava di creare gravi danni al Comune, era costantemente in contatto con la Prefettura. Finalmente, a sbloccare una situazione, paradossale e insostenibile, giungeva il decreto dell’Assessorato delle Autonomie della Funzione pubblica n. 179 del 10 agosto 2016 con cui è stato nominato, dall’Assessore Luisa Lantieri, il Commissario ad acta, dottor Nicolò Lauricella. Il Commissario dovrà sostituire il Consiglio Comunale che non ha votato la delibera di surroga del consigliere Francesco Carmelo Salamone, adempimento regolato dall’art. 24 della Legge regionale n. 44 del 3 Dicembre 1991. L’intervento dell’Assessore Lantieri è stato decisivo per cercare di garantire la funzionalità amministrativa dell’importante comune tirrenico messinese giunto alle soglie della crisi. Infatti il Sindaco, Bartolo Cipriano, poco incline a sottostare al ricatto di chi voleva utilizzare strumentalmente la disavventura che si era abbattuta sul suo comune, aveva preannunciato le volontà di dimettersi. Tra l’altro Cipriano non ha fatto mistero di non aver gradito che alcuni di questi consiglieri di opposizione fossero per cosi dire spalleggiati, irresponsabilmente, da un parlamentare regionale del Pd, la stessa forza politica che egli sostiene. Ed è anche la stessa forza politica che qualche giorno prima a Messina ha fatto il diavolo a quattro per surrogare un consigliere comunale, non sulla base di un arresto in carcere, ma per un semplice parere contrario dell’Ufficio legale della Regione, mentre nella fattispecie di Terme Vigliatore è in gioco l’applicazione della legge Severino, sempre riconosciuta come valida dal Pd a tutti i livelli. “A sessanta chilometri di distanza il Pd cambia talmente atteggiamento, quasi da far pensare che qui ci sia in una zona di influenza diversa – dice Cipriano – ma, quel che è peggio, lo fa sulla base di una motivazione non supportata da alcuna copertura giuridica. Ci si chiede se Renzi, ma se lo stesso Carbone, siano a conoscenza di ciò che sta avvenendo in provincia di Messina”. Sul piano operativo la palla è ora nelle mani de dr. Lauricella che, senza indugi, nel più breve tempo possibile, dovrebbe completare il suo mandato commissariale, facendo recuperare il plenum al civico consesso di Terme Vigliatore, dando nel contempo anche piena attuazione a quanto previsto in questi casi dalla famosa legge Severino. Giovanni Frazzica