Nuovo ultimatum al Consiglio comunale a cui il 10 gennaio Cateno De Luca chiederà una sorta di fiducia che dovrebbe sostanziarsi con la creazione di un “intergruppo” per il sostegno del salva-Messina e con la modifica del regolamento consiliare, se non sarà assecondato, si dimetterà per provocare elezioni anticipate. Il sindaco De Luca, passando all’assetto della governance, non ha fatto saltare nessuna testa, come aveva fatto intendere nei giorni scorsi, ha invece riconfermato la Giunta ed ha aggiunto un assessore, così come la legge gli consente. Il nuovo Assessore é l’ing. Francesco Caminiti di Roccalumera, che si occuperà di programmazione ed efficientamento delle risorse idriche, energetiche, e dei sottoservizi. Il secondo inserimento in giunta non avverrà prima di giugno, alla chiusura dell’anno scolastico, quando l’attuale assessore alla cultura, Enzo Trimarchi, sarà sostituito dal ventisettenne Salvatore Ingegneri, scelto pare proprio per la sua giovane età, in maniera che possa dialogare con meglio con i settori della scuola dell’università e dei giovani. Morale della favola la traiettoria 2020 porta ad un consolidamento del cerchio magico del sindaco e ad una acquisizione di maggiori spazi di potere ai danni di un Consiglio comunale spelacchio. Enrico Bivona (nella foto) esautorato dalla Presidenza di Messina social City e sostituito da Valeria Asquini, già componente del Cda della società, che dirige la sede FENAPI di Provinciale ed è sposata con Fabio Nicita, a suo tempo collaboratore in FENAPI di De Luca.
De Luca minaccia il Consiglio e allarga il cerchio magico
