Sesto San Giovanni, 19/12/2019
Decisamente una brutta pagina quella scritta ieri dalla maggioranza che governa la nostra città la sera di martedì in Consiglio Comunale, una maggioranza composta di consiglieri che non hanno neppure la dignità di esporre pubblicamente le ragioni che li inducono a votare la modifica del regolamento del Consiglio che limita fortemente il conforto democratico e la pubblicità del dibattito, che impedisce il formarsi nel corso delle sedute di scelte condivise.
Muro contro muro è il mantra del Sindaco Di Stefano che ormai comanda e muove i suoi muti consiglieri come tanti burattini, anche quei consiglieri che in nome di un “civismo” moderno e alternativo gli hanno permesso di sedere sulla poltrona di primo cittadino.
Martedì sera si è consumato un grave atto di limitazione della democrazia, di vera e propria lesione dell’istituzione che rappresenta la volontà popolare e tutto per volere di un Sindaco che nel corso del dibattito ha lasciato per intere mezz’ore vuota la sua sedia e quando ci era seduto giocava con il telefonino.
Ogni tentativo della minoranza consigliare di cercare un dialogo, di chiedere spiegazioni è stato respinto con il silenzio vile di 14 consiglieri su 15 della maggioranza capaci solo di pigiare il bottone al cenno del Sindaco, succubi, paurosi e pusillanimi.
Giustamente i gruppi consiliari di opposizione hanno ribadito la volontà di non farsi imbavagliare e di voler coinvolgere la cittadinanza sui temi della salvaguardia della democrazia rappresentativa.
Una vera vergogna assistere al silenzio prono dei consiglieri che sono stati eletti in nome di un liberalismo civico utile solo a farli sedere su quelle poltrone, una vergogna assistere alla muta accondiscendenza di chi dovrebbe essere il garante della più alta istituzione democratica della città: il Presidente Giovanni Fiorino che oggi, per onestà, per ammissione della sua incapacità e volontà di non essere garante istituzionale avrebbe una sola strada da percorrere: quella delle dimissioni.
Art.1 Sesto San Giovanni